Scoprire Talenti e farli brillare di vita propria.

Per poter fare una bella sessione di coaching, bella intendo veramente utile al coachee, è quindi necessario seguire una rotta, sapere su cosa poter fare affidamento per il viaggio, per poter essere attrezzati ad affrontare il largo e non essere sorpresi da una tempesta in alto mare senza sapere esattamente cosa fare, sapere quando è meglio cambiare rotta decifrando i segnali del tempo, se è meglio decidere di riparare a riva e aspettare momenti migliori per riprendere la navigazione, oppure, con rischi calcolati, continuare, magari abbassando le vele e andando con il motore al minimo. Chi ha condotto sessioni di coaching penso che sappia a che cosa mi riferisco Quindi alla base della sessione, e cosa da cui non si può prescindere, sta l’obiettivo della sessione stessa e quindi abbiamo già in partenza la necessità di chiedere alla persona che a noi si rivolge, che cosa “realmente” vuole raggiungere nella sessione e/o, se richiesto, anche in un percorso di coaching. Dobbiamo mettere in atto il settaggio, l’identificazione dell’obiettivo, quello che in No Limits Coaching School noi chiamiamo Goal Setting…E da quando ho incontrato il protocollo Goal Setting di Natascia Pane per me, si può dire, è stata una Epifania, una rivelazione, un risveglio, e con l’applicazione puntuale di questo le mie sessioni di coaching hanno svoltato verso l’efficacia che cercavo da tempo. Per chi se lo può permettere consiglio vivamente di seguire la scuola di Natascia, o almeno il modulo che riguarda il Goal Setting.